Ho appreso una notizia strabiliante, in una diocesi del centro italia, per ordini superiori quest'anno non è stato fatto il tradizionale presepe natalizio, che proprio dal centro italia ha origine. Il primo presepio secondo la tradizione venne effettuato nella versione "vivente" a Greccio da parte di Francesco d'Assisi. E' certamente una notizia piccola, quando ogni giorni siamo invasi da notizie grandi, ma segnala un malessere serpeggiante in un certo clero, capisco la motivazione siccome siamo in tempi di crisi e siamo invitati alla sobrietà quest'anno non facciamo il presepe, io avrei detto quest'anno non facciamo il cenone di Capodanno.
Abbiamo bisogno che i Sacri Pastori, tutelino la nostra Fede che si esprime anche in tradizioni popolari, certamente entrando in quella Cattedrale chi va solitamente a Messa, forse non se ne accorgerà o quasi ma i credenti tiepidi o non credenti, che però affollano le nostre chiese a Natale hanno anche bisogno di questo segno.
Quest'anno ancora una volta alcuni nostri fratelli non hanno potuto celebrare tranquillamente il Natale, quest'anno la Nigeria, gli altri anni l'Iraq e sempre la Cina; questi nostri fratelli che testimoniano la Fede a prezzo delle loro sofferenze e a volte anche del loro sangue, hanno bisogno della nostra voce.
Fra poco meno di 48 ore sarà Capodanno, che la Vergine Santissima, che è venerata appunto in quel giorno come Madre di Dio, ci conceda di non tralasciare, trascurare od oscurare la Fede che i nostri padri ci hanno tramandato.
Buon Anno a tutti. 2012 che ci vieni incontro il Signore ti conceda pace!
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giovedì 29 dicembre 2011
martedì 29 novembre 2011
La morte
Un proverbio amaro afferma: chi nasce muore, amaro ma vero è questo assioma. La morte fa parte della vita. Ma la notizia della morte di una persona pubblica, quale era Lucio Magri, soprattutto per chi come me, ricorda gli anni settanta-ottanta, è triste. Qualcuno dirà mai la morte è allegra, vero! Ma la tristezza non deriva solo dalla morte in se stessa, ma dalla motivazione che ha portato l'uomo in questione a decidere di morire, non un male incurabile, ma la morte della moglie e la sua solitudine. Intendiamoci conosco tale dolore, mio padre, morì di infarto, improvvisamente, molto probabilmente a causa del dolore provocatogli dalla morte della moglie, la mia adorata mamma. Ma aldilà dei problemi etici e religiosi che ci sono e rilevanti, vorrei qui sottolineare solo la stranezza di una morte così, se tutte le persone che rimangono vedove dovessero togliersi la vita, dove andremmo a finire? Poi se veramente tale dolore è insopportabile, perchè solo lui ha potuto finire di soffrire mentre gli altri, e credo sono molti soffrono e soffriranno ancora!
Etica - Certo la morte, ovvero la data del nostro morire, sta nelle mani, per chi crede in Dio ed è parte della Una Santa Cattolica e Apostolica Chiesa Romana, sta dunque nelle mani di Dio, l'uomo non può uccidere nè uccidersi. Da qui la condanna all'aborto, all'eutanasia e alla pena di morte!
Religione - La Chiesa Cattolica concede ai suicidi, se le famiglie le richiedono,i funerali cattolici, ma non da esequie a chi scientemente e pubblicamente sceglie per se la morte, caso Welby, chi lo ricorda? La moglie desiderava un funerale cattolico, il Vicariato di Roma, lo negò per la pubblicità sul caso ma anche per le strumentalizzazioni a fine politico!
Politica - Infine conoscendo le idee politiche dell'uomo, c'è poco da stupirsi, fedele al falso 'ideale comunista visse senza Dio e senza Dio morì.
Che il Signore nella Sua immensa Misericordia lo accolga nell'eterna Sua pace! Amen!
Anch'io un giorno morirò, bella scoperta, direte, ebbene sia chiaro che io voglio morire come morirono i miei antenati in un letto, di morte naturale! Sia fatta la Volontà di Dio!
Etica - Certo la morte, ovvero la data del nostro morire, sta nelle mani, per chi crede in Dio ed è parte della Una Santa Cattolica e Apostolica Chiesa Romana, sta dunque nelle mani di Dio, l'uomo non può uccidere nè uccidersi. Da qui la condanna all'aborto, all'eutanasia e alla pena di morte!
Religione - La Chiesa Cattolica concede ai suicidi, se le famiglie le richiedono,i funerali cattolici, ma non da esequie a chi scientemente e pubblicamente sceglie per se la morte, caso Welby, chi lo ricorda? La moglie desiderava un funerale cattolico, il Vicariato di Roma, lo negò per la pubblicità sul caso ma anche per le strumentalizzazioni a fine politico!
Politica - Infine conoscendo le idee politiche dell'uomo, c'è poco da stupirsi, fedele al falso 'ideale comunista visse senza Dio e senza Dio morì.
Che il Signore nella Sua immensa Misericordia lo accolga nell'eterna Sua pace! Amen!
Anch'io un giorno morirò, bella scoperta, direte, ebbene sia chiaro che io voglio morire come morirono i miei antenati in un letto, di morte naturale! Sia fatta la Volontà di Dio!
mercoledì 23 novembre 2011
L'obbedienza è ancora una virtù?
Io direi di sì, però quando sento cose avverse alle decisioni papali circa il Vetus Ordo, mi domando se non sia necessario, lasciare da parte la medicina della misericordia e usare la medicina della scomunica o dell'interdetto. Ora questa mia riflessione piccola piccola, prende lo spunto da un fatto spiacevolissimo, accaduto in un diocesi della Lombardia, ove una persona morendo chiese che il suo funerale venisse fatto secondo il Rito Tridentino o Vetus Ordo. Ciò è stato impedito, assumendo come valore il fatto è sconsigliato dalla Curia diocesana, ma a sanno che il Papa ha permesso tale Ordo, o lo sanno e se ne fregano? Speriamo che il competente dicastero romano segnali il fatto al Vescovo e al Metropolita affinchè se non si muove uno si muova l'altro.
martedì 25 ottobre 2011
ASSISI 2011
Come tutti sappiamo tra pochi giorni, il Papa si porterà ad Assisi con gli altri capi della Chiesa, con alcuni esponenti delle principali religioni mondiali e anche, questa volta con alcuni atei ed agnostici. Occasione, il 25° anniversario della prima preghiera mondiale per la pace, svoltasi in quel luogo santificato dalla vita dei Santi Francesco e Chiara.
Discussioni a non finire, il Papa deve andare, no non deve andare, alla fine Benedetto XVI ha deciso, e ci va. Subito i tradizionalisti si sono strappate le vesti, commistione, indifferentismo religioso e così via. Ma quando tutti la capiremo che al Papa si deve obbedienza, rispetto e silenzio? Credo mai, gli stessi che non vogliamo il Vaticano II, perchè così secondo loro, i lefebvriani, il Papa avrebbe ceduto parti della sua primazialità, ebbene proprio loro parlano, obbedire bisogna e non parlare.
Certo i progressisti ci vanno a nozze, ecco finalmente anche Lui, quel Cardinal Ratzinger, che nel 2002 non voleva andare e dovette intervenire direttamente il Papa Giovanni Paolo II, per deciderlo ad andare, ebbene questa volta ci va e per sua decisione.
Io sono cristiano, cattolico, prete, e voglio solo obbedire, senza dire al Papa cosa fare; ma semmai pregare per Lui in primis et in secundis affinchè questa riunione interreligiosa sia ascoltata da Dio nell'alto dei cieli e doni alla terra la pace desiderata, tutti attendiamo la pace, ma la attendono soprattutto quelle nazioni dove ancora non si è spengo il fragore delle armi. Da pacem Domine in diebus nostris.
Discussioni a non finire, il Papa deve andare, no non deve andare, alla fine Benedetto XVI ha deciso, e ci va. Subito i tradizionalisti si sono strappate le vesti, commistione, indifferentismo religioso e così via. Ma quando tutti la capiremo che al Papa si deve obbedienza, rispetto e silenzio? Credo mai, gli stessi che non vogliamo il Vaticano II, perchè così secondo loro, i lefebvriani, il Papa avrebbe ceduto parti della sua primazialità, ebbene proprio loro parlano, obbedire bisogna e non parlare.
Certo i progressisti ci vanno a nozze, ecco finalmente anche Lui, quel Cardinal Ratzinger, che nel 2002 non voleva andare e dovette intervenire direttamente il Papa Giovanni Paolo II, per deciderlo ad andare, ebbene questa volta ci va e per sua decisione.
Io sono cristiano, cattolico, prete, e voglio solo obbedire, senza dire al Papa cosa fare; ma semmai pregare per Lui in primis et in secundis affinchè questa riunione interreligiosa sia ascoltata da Dio nell'alto dei cieli e doni alla terra la pace desiderata, tutti attendiamo la pace, ma la attendono soprattutto quelle nazioni dove ancora non si è spengo il fragore delle armi. Da pacem Domine in diebus nostris.
domenica 16 ottobre 2011
GLI INDIGNATI E LA DEGNISSIMA
COME TUTTI SAPPIAMO IERI A ROMA ERA IN PROGRAMMA UNA MANIFESTAZIONE DEGLI INDIGNATI, BENE. E' ANDATA A FINIRE MALE. E NON HO ALTRO DA DIRE MA PRENDERSELA ANCHE CON UNA STATUA DELLA MADONNA E' UN GESTO INQUALIFICABILE E VILE. CHI LO HA FATTO SAPPIA CHE HA TUTTO IL MIO RINCRESCIMENTO NON SI FA E NON SOLO NON LO SI PENSA NEANCHE DI FARLO VERGOGNA OVVERO MERITA UNA VERA GOGNA.
sabato 8 ottobre 2011
Marcel Lefebvre
Un Vescovo italiano, Monsignor Domenico Mogavero, Vescovo di Mazara del Vallo, ha detto o meglio diciamo, ha osato dire, quello che molti pensano ma hanno timore ha dire: che cioè il passo fatto dal Santo Padre Benedetto XVI Ratzinger, è stato un passo non condiviso da una parte cospicua dell'episcopato cattolico italiano. Fin qui mi direte nulla di nuovo, nil novi sub soli, già ma averlo detto dimostra una franchezza e una capacità critica necessaria alla nostra Chiesa. Come tutti sappiamo il Sommo Pontefice, non solo ha permesso la celebrazione secondo il Rito detto Tridentino, ovvero la Santa Messa in lingua latina, secondo il Missale Romanum edito per ordine del Beato Giovanni XXIII nell'anno 1962, ma ha altresì abolito la scomunica inflitta dal Beato Giovanni Paolo II, agli Arcivescovi Lefebvre e De Castro Mayer, consacranti e ai quattro nuovi Vescovi scismatici da essi consacrati. La scomunica è un atto estremo della Santa Chiesa, con la quale essa si propone di condurre al ravvedimento colui o colei, che hanno errato in materia di fede, costumi e obbedienza. Quindi nulla di male, è logico levare la scomunica quanto tutto ciò si risolve, ma in questo caso come si risolve, colui che ha errato chiede perdono e il papa dopo acuta deliberazione lo concede, qui nessuno ha chiesto perdono! Le sofferenze provocate dall'Arcivescovo francese, non possono essere perdonate, perchè non c'è da parte dei suoi spirituali erede, richiesta di perdono e allora ? La decisione del papa, supera tutto, motu proprio, ma lascia amarezza in molti. Siccome essi non hanno chiesto perdono, abbiamo forse errato noi, e noi sta certo per me, ma anche e soprattutto il Romano Pontefice Paolo VI e i suoi legittimi successori, hanno errato i Vescovi in comunione con Roma? Ovvero la Chiesa Cattolica ha errato? E Monsignor Arcivescovo Marcel Lefebvre no? Domande che a oggi non hanno avuto risposta.
martedì 26 luglio 2011
Buoni e o cattivi esempi.
Viviamo in una società strana, che condanna una famiglia perché ha il quarto figlio e esalta una giovane ventisettene che si è ammazzata con alcool e droga. Quale è il significato di questo modo di agire? I più direbbero, non c'è più religione e con questo stereotipo la partita sarebbe chiusa, secondo me c'è di più, una società che ha perso la bussola e che non solo non capisce più ciò che è buono da quello che non è ma si rifiuta si seguire chi insegna ciò che è buono e ciò che non lo è, questo fenomeno cade sotto il nome di relativismo.
Relativismo ovvero non c'è più niente che è bene o che è male in se stesso, sono io, che con il mio agire, determino cosa è bene e cosa è male. Una ideologia contraria a quella cristiana cattolica, che invece insegna, ciò che è bene da ciò che è male. E allora..... siamo alla civiltà schizofrenica, e allo sbando sociale, una società si struttura su ciò che è condiviso, ma se niente è condiviso, ognuno fa una società a se stesso, ecco corretto il titolo del libro di Thomas Merton, "Nessun uomo è un isola", ogni uomo o gruppo di uomini sono isole. Ma volendo, vedere più in profondo per quel poco che sono capace, da cosa scaturisce questa ideologia, affermo che essa deriva dal liberalismo spinto al libertinismo, libertinismo che dimentica le parole di San Paolo, là dove dice "che non tutto giova".
Arrivando all'esempio doppio, che mi ha portato a scrivere queste brevi parole, ci sono due fatti recenti accaduti in Gran Bretagna: la nascita del quarto figlio di David e Victoria Beckhan e la morte di Ami Winehouse. I Beckham sono stati segnati a dito dagli ecologisti britannici poiché danno un cattivo esempio, poiché secondo loro, la popolazione mondiale cresce troppo e troppo in fretta; mentre la povera Amy Winehouse, da alcuni viene definita eroina e non in rapporto a quella sostanza che la ha portata alla morte ma per il suo essere sregolato e strano. Che dire, io ho detto, ditemi voi......
Che la Vergine vegli sempre sul vostro cammino.
lunedì 25 luglio 2011
I recenti fatti d'Irlanda
I recenti fatti d'Irlanda, mi hanno molto rattristato e come cristiano e come prete. Partiamo come sempre dai fatti, si è scoperto che nella Diocesi irlandese di Cloyne, retta per oltre vent'anni da Mons. John Megee, già secondo segretario dei Servi di Dio Paolo VI e Giovanni Paolo I e del Beato Giovanni Paolo II, non si è osservato puntualmente quanto la Santa Sede ha in questi ultimi dieci anni deciso per prevenire, curare e debellare la peste della pedofilia clericale. In ciò il Vescovo ha sbagliato, e forse ha sbagliato più nel fidarsi del suo Vicario Generale che non nel non vigilare che la legge canonica, venisse adempiuta perfettamente.
Da qui nasce lo sconcerto di tanti, da questa situazione imbarazzante e tristissima nasce una battuta, e tale spero che rimanga, del premier irlandese, la quale desidera una legge che imponga al sacerdote confessore di denunciare, chi nel santo segreto del confessionale, confessasse questo peccato aberrante.
No cara Signora, il primo ministro irlandese è una donna, così non va. Sono pienamente d'accordo con lei, che il reato deve essere punito senza fare alcuna differenza se chi commette il delitto di pedofilia sia prete o laico, ma le mani sui Santi Sacramenti nessuno può metterle e neppure lo Stato Irlandese. Ricordi che neanche Martin Lutero, fondatore delle Comunità Evangeliche, si permise mai di ricordare ciò che aveva ascoltato nel segreto della Confessione, anzi quando qualcuno a tavola faceva questa battuta lo invitava ad alzarsi e andarsene. Pertanto sentire dire questo, da un primo ministro irlandese, patria dei grandi evangelizzatori dell'Europa medioevale fa tremare i polsi. Lo sa lei, che un prete che rivelasse quanto saputo in confessionale, incorerebbe nella scomunica late sententiae? Mi auguro, che quanto detto sia dovuto al momento di clamore, di scoramento susseguente al rapporto Cloyne, altrimenti le prigioni irlandesi si riempirebbero di preti, non preti pedofili ma preti che obbediscono a Dio e non agli uomini.
Che la Vergine Santissima, vegli sul vostro cammini e vi porti a più miti e saggi consigli; che i grandi santi irlandesi, San Patrizio e San Colombano in primis, preghino per voi e per la dolce terra d'Irlanda.
giovedì 21 luglio 2011
La Famiglia
La Famiglia è in crisi, tutti lo dicono ma pochi osano dire il perché, la famiglia è in crisi, perché il dirlo è politicamente scorretto, come dicono gli inglesi, ma io con tutto il rispetto sono scorretto, perché la verità va sempre annunciata, ricordate San Paolo annuncia la Parola, opportunamente e inopportunamente. Ecco io dirò cose inopportune ma vere, oltre che scomode. Quello che mi ha deciso a questo passo rischioso, è quando ho avuto occasione di leggere stamattina su un quotidiano, che nel Regno Unito, le organizzazioni ecologiste e liberal hanno attaccato David Beckham e la sua consorte poiché nei giorni scorsi hanno avuto il quarto figlio, definendo questo atteggiamento, appunto avere figli, anti ecologico, suicida e omicida. BASTA. La famiglia è in crisi, secondo me e anche non solo secondo me per più motivi:
1. Divorzio. Quando un uomo e una donna si sposano lo fanno perché si amano, e se l'amore è vero dura tutta una vita; l'anno scorso nella mia parrocchietta collinare due persone hanno festeggiato il 60° anniversario di matrimonio, forse che in quei sessanta anni tutto è andato bene, non vi sono state crisi, difficoltà, certamente vi sono stati ma l'amore e la fede hanno aiutato per tutto superare. Oggi e dico oggi, ma dovrei dire negli ultimi quarant'anni (parlo dell'Italia), i problemi si risolvono col divorzio davanti al giudice e bene che vada che siano in due, ma quando ci sono i figli allora ecco che cominciano i casini, i figli prima di tutto divenuti adulti serberanno un ricordo del cattivo esempio dei genitori, poi ricorderanno le sofferenze patite a seguito di questo obbrobrio.
2. Fede. A cosa è ridotta la Fede in molte famiglie, andare a Messa la domenica in alcune, nel fare ricevere i sacramenti ai figli in altre, a niente in altre ancora. Oggi non c'è più bisogno di credere c'è la scienza che tutto spiega e tutto, perdonate, rovina.
3. Lavoro. Le donne oggi, hanno giustamente anche loro un lavoro e pertanto sono indipendenti economicamente, bene, ma spesso i figli sono lasciati in balia di se stessi o nel migliore dei casi dei nonni. Ma i figli devono stare con i genitori, con il padre e con la madre. Le donne poi, con il femminismo vera eresia sociale del XX secolo, hanno assunta una rilevanza sociale che prima non avevano bene! e male!. Non c'è più nella donna, quella pazienza che la portava a soffrire in silenzio per la sua famiglia, sopportando un marito borioso e figli pazzerelli.
4. Soldi. Troppi, mi direte ma che dici in tempo di crisi, sì troppi soldi, per andare in vacanza, per fare quello che voglio.
5. Libertà sessuale. La maggior parte dei giovani over 18, giungono al matrimonio conoscendo tutto del sesso e non in maniera empirica.
6. Governi che nulla o poco fanno per la famiglia, se il salario del padre fosse confacente alla situazione familiare la madre potrebbe stare a casa o lavorare part-time.
Ecco che da tutto questo deriva il sanzionare chi ha più figli fosse pure il divo Beckham, roba da pazzi.
Certo molto di più ci sarebbe da dire, ma questa mia riflessione, provoca le vostre reazioni positive e negative, le attendo. Che Maria Santissima, recentemente proclamata Regina della Famiglia, vegli sempre sulle nostre famiglie.
venerdì 8 luglio 2011
Dare ragione della propria fede
Non è un mistero per nessuno, che la Fede Cattolica e quella Cristiana in generale sia in Europa, una Fede ormai minoritaria. Pensiamo solo, a quanto si spese il Beato Giovanni Paolo II, affinché nella Costituzione Europea si facesse un cenno a Dio e non vi riuscì nonostante la sua popolarità e l'aiuto di alcuni leader europei. Siamo in una situazione di minoranza, che si combina con il nostro essere poco fedeli alla vita comunitaria, vita comunitaria di cui la Santa Messa Domenicale è come una cartina di tornasole. San Paolo, ci ricorda che dobbiamo sempre essere pronti a rispondere, a chi ci domanda ragione della nostra fede, ma la nostra è una Fede povera. Al di là della predica domenicale, molti non vanno; la partecipazione alla Catechesi degli Adulti è minima, 20 persone presenti su 9.000 abitanti, non è una realtà incoraggiante. E allora?! Allora l'estate che per tutti è tempo di vacanza, riposo, relax deve diventare anche un tempo di conoscenza della nostra Fede. In che modo? Leggendo il Catechismo degli Adulti della Chiesa Italiana, o per i più valorosi prendere in mano il Catechismo della Chiesa Cattolica, senza lasciarsi mancare un buon libro agiografico, sappiamo che la vita dei Santi, fa più bene che un sermone del nostro parroco. Usiamo bene questo tempo estivo, questo è l'augurio e l'invito, che voglio farvi affinché nessuno sia ignorante della propria Fede. Ne avrebbero bisogno in tanti anche chi professa altra Fede, pensiamo ai Musulmani che vengono in Europa senza sapere cosa è il Cristianesimo, al di là di qualche nozione maligna datagli dai loro capi, o perché esercita la nobile professione del giornalista. I quali giornalisti, quando sui nostri giornali, parlano di Chiesa, esclusi i vaticanisti, oltre che parlarne il più malignamente male, spesso non sanno neanche quello che dicono. Sant'Agostino scrisse un libro, fra i molti che scrisse, il cui titolo era "De catechizandibus rudibus", ecco noi, siamo oggi, come sedici secoli fa, quei rudi, da catechizzare ed evangelizzare. Amen. Alleluja.
martedì 5 luglio 2011
La Parola di Dio
Tutti conosciamo la grande diffusione, della Parola di Dio, intesa come Bibbia, negli ultimi cinquanta anni, quel tempo che va dal 1965 ad oggi. Durante il Concilio Vaticano II, i Padri, cioè i Vescovi, si interrogarono sulla possibilità della traduzione della Sacra Scrittura nelle lingue nazionali. La Costituzione Conciliare "Dei Verbum" del 7 dicembre 1965 rispondeva di sì, affinché la ricchezza della Parola di Dio fosse da tutti conosciuta, apprezzata e amata; certamente anche con l'introduzione di commentari che rendessero la Parola di Dio più intelliggibile là dove essa lo è meno, per la varietà di tempo e di luogo della sua composizione, sotto l'azione dello Spirito Santo. Certamente vi erano già traduzioni in lingua volgare ma fatte da privati, mai fino ad allora sotto la supervisione della Chiesa, sia locale che universale. Si giunse a tale decisione, saggia decisione, certamente anche sotto l'influsso del dialogo intra-cristiano (movimento ecumenico), poiché le comunità della riforma protestante avevano, da secoli, tradotta la Bibbia nella loro lingua volgare e la comunione anglicana aveva, da quasi cinquecento anni, una edizione in lingua inglese, la famosa Bibbia del Re Giacomo; mentre le Chiese ortodosse dal tempo della loro autocefalia, che significa indipendenza gerarchica, avevano tradotte in parte o in tutto la Bibbia, a loro pervenuta nella lingua greca. La Bibbia fu scritta in epoche diverse, da uomini di diversa estrazione sociale e viventi in situazioni sociali differenti e ancora in lingue diverse, (almeno tre aramaico, ebraico e greco), ma avevano tutti i suoi 73 volumi un unico autore lo Spirito Santo e per questo godevano e godono dell'inerranza cioè quanto vi è scritto è vero perché Dio se è Dio com'è Dio non può che comunicarci il vero. Da allora la Sacra Bibbia divenne comune nelle nostre case, nel 1971 la Chiesa italiana presentò la nuova edizione ufficiale in lingua italiana e recentemente è stata presentata una seconda edizione più esatta; tradurre vuol dire anche tradire, perché a volte la parola originale non esiste in una delle lingue nazionali e da qui la necessità di verificare l'esattezza verbale della medesima parola e di qui le successive edizioni.
In questo nostro tempo in cui c'è un revival del tempo pre-conciliare credo si possano dire alcune cose: 1. in un primo tempo vi fu come una sbornia del nuovo, senza capirne a pieno l'importanza, ad esempio la traduzione dei salmi portò alla preghiera del breviario molti laici che però abbandonarono in grande fretta il Rosario, quasi fosse sorpassato, oggi si comprende che entrambi ci accompagnano a Dio (vedi ad esempio il caso del Rosario biblico); 2. l'accostarsi di tante persona alla pagina rivelata, causò anche lo scandalo dei semplici, poiché alcune pagine della Bibbia, come già detto sopra, necessitano di accompagnamento e spiegazione, mentre era invalsa l'abitudine protestantica di leggere e capire, quello che io in quel momento potevo capire, nel frattempo sono nate in una buona parte delle parrocchie gruppi biblici che hanno proprio la duplice funzione di avvicinare e spiegare la lettera che Dio ci ha scritto e che noi chiamiamo Bibbia.;
3. la traduzione ufficiale portò anche alla lettura continuata della Bibbia durante la Divina Liturgia e così gran parte del popolo di Dio conobbe quello che Dio attraverso i profeti, i maestri e i sapienti aveva detto al suo popolo.
Problemi c'è ne sono, come in tutte le cose, ad esempio i ministri ordinati (vescovi, preti e diaconi) dovrebbero compenetrare di più e il mistero e la conoscenza della Bibbia affinché le loro omelie siano veramente d'aiuto ai fedeli per la loro vita cristiana; i fedeli dovrebbero avere quell'umiltà, non sempre riscontrata, di rendersi conto che la Bibbia è un dono per tutti ma che alcuni (i biblisti) possono e debbono spiegarcela, meglio di quanto possiamo fare da soli; le traduzioni interconfessionali, a mio modestissimo ma convinto parere, sono inferiori alle attese e qualche volta, Dio mi perdoni, inutili.
Questi miei pensieri sono condivisi non per insegnare ma per imparare insieme, grato a chi vorrà segnalare errori e mancanze.
Ricordo conchiudendo questo "post" quando diceva il dalmata San Girolamo di Stridone"l'ignoranza delle scritture è ignoranza di Cristo". Se siamo cristiani non possiamo ignorare Cristo, dunque da stasera, spegniamo il televisore, il computer, il videogioco e quanto ci aiuta a passare la serata alle 10.30 e doniamoci, sì doniamoci 30 minuti di lettura della Bibbia. Chi si accostasse per la prima volta alla Sacra Bibbia consiglio il libro degli Atti degli Apostoli per il Nuovo Testamento e il libro dei Salmi per il Primo Testamento.
Che la Vergine Santa, Maria, Colei che custodiva nel suo cuore gli avvenimenti della vita di Suo figlio e Nostro Signore, Gesù di Nazareth, vero Dio e vero uomo, unico Salvatore dell'uomo, ci accompagni con la sua preghiera e, ne abbiamo tutti bisogno, con il suo affetto a conoscere la storia di Dio con gli uomini. Amen. Alleluja.
sabato 2 luglio 2011
Maria Santissima nel mistero del Suo Cuore Immacolato
Oggi 2 luglio 2011, la Chiesa Cattolica fa memoria del Cuore Immacolato di Maria, in questo giorno non a caso secondo l'antico calendario tridentino Festa della Visitazione della Vergine, in tanti luoghi d'Italia si fa Festa alla Vergine, pensiamo, rimanendo in Liguria, alla Madonna dell'Orto a Chiavari o alla Madonna di Pontelungo ad Albenga. Tutti sappiamo quale grande posto ha Maria Santissima nella Teologia, nella Storia della Chiesa e nel Vangelo, e quanti, anche e soprattutto direi, lontani dalla pratica religiosa, trovino in un pellegrinaggio ad un santuario mariano, le radici della propria fede e ritornino, con alterne fortune, alla pratica religiosa. Anche il più convintamente agnostico o ateo nell'incontrare Maria, ritorna col cuore all'infanzia e alla presenza di sua madre, e si sente figlio, sempre amato e mai giudicato. Ricordo di avere letto su una rivista ecclesiale, questa affermazione che sul momento non mi piacque molto, più che cristiani siamo mariani, perchè se è vero che la nostra Fede è fondata su Cristo, la nostra devozione si basa su Maria, basta entrare in qualsiasi chiesa dell'orbe e vedere le candele e i lumini accesi dinnanzi all'altare della Vergine. Ma la memoria liturgica odierna, Cuore Immacolato di Maria ci riporta al secondo decennio del secolo scorso e a quello che avvenne nel Comune portoghese di Vila Nova de Ourèm, nella località Fatima, nell'anno 1917. Là la Vergine apparendo ai pastorelli, si presentò come la Vergine del Cuore Immacolato e uno dei messaggi mariani più famosi è quello che afferma: "il mio Cuore Immacolato vincerà" e con quello che segue, la conversione della Russia auspicata dalla Consacrazione del mondo al Cuore Immacolato. Consacrazione che avvenne per opera del Beato Giovanni Paolo II il 25 marzo 1984. Non voglio qui fermarmi alla diatriba se il messaggio di Fatima sia compiuto o da compiersi, mistero a noi umani sconosciuto, ma sulla devozione a Maria, come ho cercato di fare. Come non essere devoti a Maria, come capire chi non dà alla Vergine questa devozione certo liturgica ma ancor prima umana, verrebbe da dire quasi naturale. Preghiamo Maria ricordando le bellissime parole del Sommo Poeta, Dante Alighieri: "Donna sè tanto grande e tanto vali che qual vuol grazia ed a te non ricorre sua disianza vuol volar sanz'ali", che vuol dire in parole povere, che chi vuole ottenere da Dio una grazia e non ricorre a Maria è simile a chi vuole volare, ma non può poichè non ha le ali. Maria dunque dà le ali alla nostra preghiera, preghiamola per il Sommo Pontefice, per i Vescovi, per i Preti, per i Diaconi, per la Santa Chiesa, perchè sia sempre nel mondo città posta sul monte. Cuore Immacolato di Maria, siate la salvezza dell'anima mia. Amen. Alleluja.
giovedì 30 giugno 2011
Impressioni sul mondo virtuale
Era il 17 dicembre 2010, quando ebbi per la prima volta nelle mani un note book o pc che dir si voglia, avevo già lavorato con computer ma in tempi in cui internet era forse una fantasia o muoveva i primi passi, era il 1994. Avevo avuto da amici imput ad acquistare questo PC, e imput da persone di Chiesa, laici fedeli ed infedeli, tutti ne parlavano bene. Mi sono deciso quando un mio confratello, che fu mio antico curato al tempo della mia giovinezza, mi disse che anche attraverso Internt si può fare del bene e svolgere la nostra missione sacerdotale.
Oggi a più di sette mesi da quel giorno devo dire che aveva ragione, se in un primo tempo, prevale la curiosità, poi, diciamo da Pasqua in qua, prevale la consapevolezza del mezzo e suoi pregi e/o difetti. Pregi, 1. facebook che se ne dica io lo trovo bello, potere riallacciare amicizie antiche e/o crearne di nuove; 2. avere notizie di prima mano sulla vita della Chiesa vedi sito news.va o vaticaninsider.it oppure essere meno ignorante attraverso cathopedia; 3. trovare occasioni di svago e relax nei giochi; 4. conoscere le notizie del mondo in tempo reale attraverso quotidiani on-line e chissà cosa altro c'è che io ancora non conosco come ad esempio la funzione skype che da pochi giorni conosco e cerco di capire. Difetti: 1. c'è di tutto, in Liguria usiamo dire "u ghe de tuttu cume a Zena"; 2. siti scandalosi ove addirittura si difende e giustifica la pedofilia; 3. siti commerciali che ti assediano anche quando giochi; 4. persone che si esprimono senza rispetto. Ma se fossimo a scuola e dovessi dare un voto a Internet darei 7, come a chi si impegna studia ma non è un pozzo di scienza. Consiglio oggetto da maneggiare con cura.
mercoledì 29 giugno 2011
Sacro Cuore di Gesù
Siamo ormai alla fine dell'anno pastorale, che se inizia, pressappoco, con la Festa di San Michele Arcangelo, 29 settembre, termina con la Festa del Corpus Domini e con le due feste che lo seguono nel venerdì e nel sabato dopo la Festa suddetta. Il Venerdì seguente il Corpus Domini, quest'anno 1 luglio, ricorre la Festa del Sacro Cuore di Gesù. Per tanti è una festa ottonovecentesca, qualcosa che sa di cremini, un rimasuglio di devozioni passate; io non la penso così. Grazie ai Padri Gesuiti da sempre propugnatori di questa devozione abbiamo la certezza che questa "devotio moderna" ha in realtà un'origine biblica, pensiamo solamente e semplicemente alla parola di Gesù: "Imparate da me che sono mite e umile di cuore"; comprendiamo così che è una devozione e una festa attuale. Abbiamo bisogno di sentire che Qualcuno ci ama, che Qualcuno non si è ancora stufato e permettete, schifato, di noi, che Qualcuno non ci abbandona mai pur permettendo a noi ci allontanarci da Lui con il peccato. Questo Qualcuno, lo avete certamente capito, è Gesù, Figlio di Dio e figlio di Maria, unico Redentore e Salvatore del genere umano, Colui che volontariamente andò alla morte in obbedienza a Dio Padre, affinché noi tutti avessimo la vita, quella eterna, quella di Dio, quella che non termina. Gli uomini d'oggi hanno ancora bisogno, di Colui che nelle Litanie del Sacro Cuore viene definito, tra l'altro, quale "Fornace Ardente d'Amore", sì ne hanno, ne ho, ne abbiamo bisogno, anche chi è lontano e forse più di noi. É un bisogno inconsapevole, che attende per giungere alla consapevolezza la nostra testimonianza, il nostro amarci reciprocamente. É questo un punto dolente del nostro essere e dirci cristiani. Siamo e ci diciamo cristiani cattolici ma poi agiamo differentemente... ognuno si faccia un esame di coscienza e veda se sbaglio. Dio è Amore ci ha ripetuto Sua Santità Benedetto XVI, e allora noi che siamo di questo Amore amiamoci di più e meglio, perdoniamoci, aiutiamoci, cerchiamo quello che ci unisce e il mondo conoscerà un'ondata d'amore che spezzerà tutto il male che esce...dal cuore dell'uomo. Sacro Cuore di Gesù, abbi pietà di noi. Gesù confido in Te. Dolce Cuor del mio Gesù fa ch'io t'ami sempre più.
martedì 28 giugno 2011
Angelo Scola è da oggi 28 giugno 2011 il nuovo Arcivescovo Metropolita di Milano. Era nell'aria da mesi e finalmente si è compiuto, non tutti sono felici della sua nomina, ma la Chiesa Cattolica non è una democrazia, il papa ha parlato, non ci resta che obbedire. Fa scalpore la sua nomina perchè il Cardinale Scola è nativo della diocesi ambrosiana, ma ha dovuro emigrare per problemi con l'allora Card. Arcivescovo G. Colombo. Per questo si vedeche da alcuni si loda e da altri si rimbrotta il papa nomina coraggiosa ma imprudente e peggio. Pensiamo anche ai Veneziani e al Card. Tettamanzi. I primi nel giro di poche settimane hanno perso il Vescovo Ausiliare e il Patriarca, il secondo è stato ultimamente soggetto ad un fuoco di fila ignobile. Speriamo che la Santa Sede trovi presto un nuovo pastore della Chiesa Marciana e l'Arcivescovo Emerito di Milano, possa ritrovare quella tranquillità per i suoi alti studi, dai quali il ministero pastorale negli ultimi vent'anni, lo ha distratto. Auguri Eminenza Reverendissima Angelo Scola, ad multos annos. Auguri di buono studio preghiera e testimonianza all'Eminentissimo Tettamanzi, indimenticato metropolita ligure. Auguri alla Chiesa Veneziana affinchè presto possa avere il suo nuovo pastore.
lunedì 27 giugno 2011
Viva il Papa
Nel mondo di oggi, molte sono le figure che arrivano alla ribalta e vi rimangono per una stagione, e poi scompaiono. La Chiesa Cattolica è alla ribalta del mondo da quasi duemila anni, e nella Chiesa vi sono figure che cambiano pur rimanendo uguale il ruolo che interpretano. E nella Chiesa, intesa come istituzione, vi sono i suoi ministri, che la servono, la guidano, l'ammaestrano. Avete capito che intendo parlare dell'Ordine Sacro nella sua triplice divisione Diaconi, Preti e Vescovi. Tra i Vescovi, a motivo della località di cui è Vescovo, uno ha una preminenza tutta sua e tutta particolare, sto parlando del Vescovo di Roma, luogo del martirio dei Santi Apostoli, Pietro e Paolo. Il Papa come dall'antichità è chiamato il Vescovo di Roma, ha nella Chiesa, e parlo della Chiesa Cattolica, una rilevanza tutta sua. Nel corso di 2000 anni oltre duecento sono stati i papi e tutti nel bene e purtroppo qualche volta nel male hanno lasciato una impronta indelebile nella memoria e nell'affetto dei loro contemporanei. Io penso ai papi che ho conosciuto Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. La morte dei primi tre ha gettato non solo nel dolore la cristianità ma ha portato anche a pensare chi mai potrà succederGli, e tutti abbiamo ben presente nel cuore e nella memoria la morte del Beato Giovanni Paolo II, chi mai avrebbe potuto succedergli nel ministero petrino. Ecco possiamo dire a distanza di oltre cinque anni da quegli avvenimenti che Dio guida la sua Chiesa, il 19 aprile 2005, 115 Cardinali riuniti in conclave elessero il Decano del loro Collegio quale nuovo Vescovo di Roma, nonostante la sua età, 78 anni suonati e una salute non florida. Subito si è pensato ad un nuovo papa di transizione e invece papa Benedetto ha preso decisioni forti, sagge e coraggiose, ha ripreso i viaggi, certo con un altro stile, il suo. Ebbene domani il Papa compirà il 60° Anniversario della Sua Ordinazione Sacerdotale. Questo blog vuole augurare al Papa con la preghiera, la parola e l'azione ad multos annos et ad multos labores Sancte Pater, pregare per il Papa ecco il dovere di ogni vero cattolico. I problemi non mancano dentro e fuori la Chiesa ma il Sommo Pontefice vi ha messo mano con giovanile baldanza. Siamo tutti portati più a criticare che a pregare, preghiamo di più e capiremo meglio e non criticheremo più il suo agire. Buona giornata a tutti.
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