Prendo la parola molto sommessamente, poiché l'argomento mi supera e di molto. In questi anni di pontificato Benedetto XVI, ha sottolineato l'ermeneutica della continuità del Concilio Ecumenico Vaticano II, a dire in semplici parole, non c'è stata una rivoluzione nella storia della Chiesa ma una involuzione, diremo meglio uno sviluppo. Già con questo, si sono levati gli strali della cosiddetta scuola di Bologna che fa riferimento a don Dossetti e agli storici Alberigo. Poi con la sua pacifica ma plateale riforma della riforma liturgica il Papa ha reintrodotto alcuni elementi della liturgia romana, che non erano mai stati aboliti, ma semplicemente marginalizzati da suoi anteccessori e forse dai loro cerimonieri. Poi con il permesso alla celebrazione del Santo Sacrificio della Messa secondo il Messale Tridentino e la revoca della scomunica ai Vescovi lefebvriani, apriti cielo, le cataratte dei liturgisti si sono aperte, e hanno vomitato insulti inenarrabili contro Benedetto XVI. E' ora secondo me di farla finita. Se si è Cattolici, ripeto se lo si è, vale sempre l'antico detto Roma locuta causa finita. Roma, cioè il Papa ha parlato la causa è terminata, ora si deve obbedire, punto e basta, ripeto ancora una volta, se si è Cattolici. Qualcuno dirà che non è il caso di ribadire se si è o meno cattolici, io la penso diversamente, la Chiesa sta attraverso un tempo di scisma strisciante, preti che si vogliono sposare, donne che vogliono diventare prete, la morale cristiana stiracchiata al punto che se mi confesso da un prete mi nega l'assoluzione e l'altro mi assolve. Ora in tutto ciò il Sovrano Pontefice, non sta a guardare, ma cerca di risolvere le questioni, lento pede, cioè dolcemente, come è il suo carisma, ma decisamente, ad esempio non ha avuto dubbio nel sollevare dal loro incarichi Vescovi indegni, sollevare significa pensionarli. Poi ci sono altri problemi, come i lefebvriani si fermano al preconcilio al Servo di Dio Pio XII, quasi che ciò che è venuto dopo fosse un tradimento della Tradizione; altri sono cristallizzati agli anni del Concilio, il Concilio ha detto, il Concilio ha fatto, bene benissimo. Ma la storia procede e con essa la Chiesa, viviamo nel XXI secolo, a cinquanta anni da quell'avvenimento, altre questioni sono venute in primo piano. Ultimamente uno storico Miccoli, si è persino permesso di dare del facilone al Papa come d'altronde uno scrittore Eco, lo aveva definito pessimo teologo.
Ebbene di fronte a tutto questo, io non posso tacere, e non può tacere ogni vero e buon cristiano cattolico, ricordate don Bosco, quali sono gli amori di un prete, 1. la Chiesa, 2. la Madonna, 3. il Papa; è ora di dire basta a questa onda lunga e mortifera del libertinismo contemporaneo, ove tutto è relativo e nulla è assoluto.
Per un Cattolico obbedire al Papa e al proprio Vescovo non è una cosa opzionale ma necessaria.
Che la Vergine Santissima, Regina della Chiesa, protegga il Romano Pontefice e preghi per tutti noi!