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domenica 17 marzo 2013

Habemus Papam

La Santa, Unica, Cattolica, Apostolica e Romana Chiesa ha il suo nuovo principio visibile, gli eminentissimi Cardinali riuniti in Conclave dopo 27 ore  di Conclave alla Quinta votazione o scrutinio hanno eletto un nuovo Papa di Roma, Vescovo di Roma, Primate d'Italia. Egli è il Cardinale argentino con radici italiane Jorge Mario Bergoglio, Arcivescovo di Buenos Aires e Cardinale Prete di San Roberto Bellarmino, di anni suoi 76. Infatti nacque a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, dopo studi tecnici (perito chimico), entrò nel Seminario di Villa Devoto, ma presto sentì la chiamata alla vita religiosa,nell'Ordine dei Gesuiti, come comunemente si chiama la Società di Gesù. Dopo gli studi previsti dal curriculum gesuita, venne ordinato presbitero il 13 dicembre 1969, laureato in Filosofia e Teologia con studi in Argentina, Cile e Germania.
Dopo essere stato insegnante di letteratura e lingua spagnolo negli Istituti dell'Ordine, nel 1973 venne eletto dai confratelli argentini, Provinciale dei Gesuiti dimoranti in quella nazione latino americana. Terminato il suo mandato nel 1979, concluse i suoi studi e ritornato in patria iniziò il ministero pastorale in alcune parrocchie delle città di Cordoba e poi di Buenos Aires. Nel 1992 l'Arcivescovo di Buenos Aires lo volle suo vescovo ausiliare, venne consacrato vescovo il 27 giugno 1992, nel 1997 fu nominato dal Beato Giovanni Paolo II Arcivescovo Coadiutore della medesima Diocesi e alla morte del predecessore Cardinale Antonio Quarracino, anch'egli oriundo italiano, il 28 febbraio 1998 fu nominato Arcivescovo Metropolita dell'Arcidiocesi. Il 21 febbraio 2001, fu nominato Cardinale.

Grande è stato lo stupore per la sua elezione, altri erano i nomi, che si facevano sui giornali, nei giorni precedenti al conclave. Uno stupore bello, poiché di fronte ai molti che pontificavano della divisione del Collegio dei Cardinali Elettori, egli è stato eletto presto, il giorno dopo l'inizio del Conclave.

La scelta del nome Francesco è stata bellissima e coraggiosa, mai un Pontefice Romano, aveva mai assunto quel nome. Francesco da Francesco d'Assisi, nel ricordo dei poveri, che egli ha nel suo grande cuore sacerdotale.

Certo molte parole si sono fatte e tante ne saranno fatte, sulla somiglianza e sulla differenza fra Lui e il Papa Emerito Benedetto XVI, lasciate parlare, o come diceva Dante lasciate cantar li passeri. Il suo esempio ci trascinerà tutti, a una vita sobria, più povera e seria, e ne abbiamo bisogno. Certo la differenza liturgica è shockante con il predecessore, ma diamo tempo al tempo, non critichiamo ma preghiamo e amiamo il dolce Cristo in terra, come Santa Caterina chiamava il Vescovo e Papa di Roma. Dominus conservet eum!